Fabrizio Bosso Quartet “We Wonder”
con Julian Oliver Mazzariello, Jacopo Ferrazza, Nicola Angelucci
special guest Nico Gori
Torniamo al 13 maggio dell’anno scorso. Fabrizio Bosso quel giorno fece uscire un singolo con la sua cover di “Overjoyed”, la canzone di Stevie Wonder. La data non era casuale: il 13 maggio è il compleanno di Stevie Wonder. Era solo una anticipazione di un progetto molto più ambizioso, ovvero un album tutto dedicato a Wonder. E con l’album anche una serie di eventi live. In “We Wonder” c’è per certi aspetti molto di autobiografico perché Stevie Wonder era l’idolo del Bosso adolescente che anche grazie ad esempi come lui scelse la strada del musicista.
La song list prende come momento topico le canzoni di “Songs in the Key of Life”, il capolavoro di Stevie Wonder, ma spazia sia prima che dopo, tracciando di fatto un percorso se non esaustivo, almeno rappresentativo di Wonder. Bosso conosce queste canzoni e si sente: come dicevano sempre i vecchi jazzmen per suonare bene uno standard devi avere in mente le parole, non solo gli accordi.
Il trombettista torinese ha scelto per questo omaggio il quartetto, band consolidata e affinata negli anni, disco dopo disco, concerto dopo concerto, fino a raggiungere un livello di perfezione assoluto quanto raro. In più, un ospite molto speciale, Nico Gori al clarinetto e sax tenore. Il contributo di Gori è sostanziale, molto più che la semplice aggiunta di uno strumento, e gli incroci tromba/ clarinetto sono tra i momenti migliori del progetto.
In sostanza, ancora una volta Bosso si pone sulla scena internazionale del jazz come uno dei più ispirati ed emozionanti musicisti espressi dall’Italia.
